La fotografia alle basi

Da qualche tempo a questa parte, con l’avvento del digitale sembra che l’arte fotografica sia diventata una disciplina accessibile a tutti e che abbia svelato le sue tecniche più antiche a chiunque sia in possesso anche solo di una compattina e di un libretto di istruzioni. La realtà, bisogna ammetterlo, non è così: la fotografia nel vero senso della parola è un’arte e come tale va trattata. Ciò non vuol dire che il “diritto a scattare” lo abbiano solo i professionisti, chiunque può appassionarsi a questo mondo e imparare, ricordando però che un vero fotografo comincia sempre dallo studio della fotografia analogica. Quindi accantoniamo per un momento il discorso su pixel, sensori e post-.produzione con Photoshop, per tornare un po’ indietro nel tempo e riscoprire quello che è il mondo della pellicola, la tecnica della macchine meccaniche e il sapore delle stampe in camera oscura.

Alla base dell’inizio di un percorso fotografico c’è la volontà d’impegno, occorre tanta pazienza e tenacia nello studio di quelle che sono le principali tecniche di questa disciplina. Requisiti fondamentali sono quindi questi, oltre al desiderio di imparare e di conoscere la storia della fotografia. Quindi guardare tanti scatti dei grandi del passato e contemporanei, studiare le loro vite, farsi un’idea di quello che è lo stile che si preferisce. Insomma si inizia creando quella che è una cassetta degli attrezzi che ci tornerà utile in qualsiasi momento, anche quando saremo diventati bravi fotografi. Il compito di un corso base è proprio questo: dai primi approcci si capirà quindi se si ha l’interesse nel continuare verso studi più avanzati o fermarsi al primo livello, facendo di questa disciplina solo un divertente hobby.

La prima cosa che si impara è conoscere quindi gli attrezzi del mestiere: le diverse tipologie di macchine, la loro composizione e struttura, il loro funzionamento; poi si studia un po’ di storia, dall’evoluzione degli strumenti alla vita dei grandi fotografi. Si procede cominciando a studiare l’esposizione, il diaframma, il tempo di scatto e la profondità di campo; si comincia a capire cosa significhino parole come latitudine di posa o temperatura colore, si studia la pellicola e tutte le sue particolarità. Punto fondamentale del percorso è poi l’approccio ai primi fondamenti che riguardano lo studio della luce e del flash; segue a questo punto il discorso sul mondo del digitale, con i primi accenni al fotoritocco. Una delle lezioni più belle, infine, è quella sulla composizione fotografica ovvero quel particolare che differenzia la tecnica pura, dalla creatività e quindi dall’arte. Apprendere a pieno le regole della composizione fotografica è un elemento importante per poi poter unire alle nostre conoscenze tecniche quel qualcosa in più, che sarà in grado di rendere migliore uno scatto. Conoscere le regole è un requisito fondamentale per poi in futuro saperle anche infrangere. Ogni corso si conclude con esercizi pratici di scatti in esterno e una lezione conclusiva in cui l’insegnante e gli allievi analizzeranno insieme il lavoro di ognuno.

La fotografia è insieme attività fisica e mentale, è un esercizio della mente, stimolante e creativo e un esercizio del corpo (un vero fotografo è sempre “in campo”, si sa muovere, si sporca i vestiti, è sempre pronto e reattivo). E’ una vera e propria disciplina che raramente lascia insoddisfatti e nella maggior parte dei casi, una volta iniziato questo percorso, difficilmente ci si riesce a fermare e si continua nello studio di questi “click” in grado di produrre immagini davvero belle (in alcuni casi veri e propri capolavori) e capaci di rendere a volte più bella anche la realtà.

Lascia un commento

Seguici sui social